Torta da credenza.
Molti di noi la possiedono, altri sicuramente la ricordano in casa della nonna o degli zii. Sto parlando della "credenza", quel mobile che rievoca ricordi e usanze del passato, dove si usa mettere il "servizio buono" quello da tirare fuori i giorni di festa.
In realtà io la vedo come un "forziere" contenitore di cose buone: biscotti, pane e torte che non devono essere conservate in frigo.
Ne ho avuta una in dono dalla nonna da poco e me la tengo cara come testimonianza di quell'atmosfera di casa che si respirava un tempo nelle nostre cucine.
Ve ne parlo oggi perchè la torta di pesche rovesciata è proprio una di quelle "torte da credenza" che ben si conservano qui dentro.
L'ingrediente principale che fa la differenza in questa ricetta sono le PESCHE.
Nella zona di Verona fortunatamente ci sono molte coltivazioni. Non a caso, un paese prende il nome di Pescantina, proprio per le coltivazioni del suo territorio.
Perchè quindi andare a prendere in questa stagione le pesche dalla Spagna quando possiamo avere le nostre sotto casa? Valorizziamo quindi il prodotto buono a chilometro zero!!
RICETTA: MEDIA
TEMPI: 15 minuti + 25' cottura
Ingredienti:
4 pesche
120g zucchero
2 uova
1/2 bustina di lievito o 1 cucchiaino da caffè di bicarbonato
100g farina tipo 2
100g farina di mandorle
80g amaretti
90g burro
Preparazione:
Ero partita con l'idea di realizzare una "clafoutis" alle pesche ma mancandomi il latte ho optato per una torta di pesche rovesciata.
Lavorate il burro a temperatura con lo zucchero, aggiungete le uova una alla volta e mescolate.
Infine aggiungete le farine setacciandole con lievito e amaretti sbriciolati.
Tagliate 3 pesche a dadini e una a fettine da mettere sul fondo della teglia precedentemente imburrata e infarinata.
Unite i pezzetti di pesca all'impasto e versatelo sopra il fondo di pesche adagiate sulla teglia.
Siete pronti per infornare: 25 minuti a 140°.
Se volete essere strepitosi e fare un figurone, servite la torta con una pallina di gelato alla crema: vaniglia o fior di latte!