E'già tempo di "rufioi"! Non si può saltare questa tradizione.
L'anno scorso ero proprio all'inizio di questa meravigliosa avventura e
non feci in tempo a fotografare e preparare la ricetta come si deve, ma
quest'anno mi sono presa per tempo. Ed eccomi qua con questi dolcetti
che sono infinitamente buoni.
Sono dei dolcetti che si fanno nei paesi vicino Soave, provincia di Verona per la festa di Sant'Antonio.
Non so cosa significhi il nome, sicuramente un termine dialettale. Sono
quelle cose che sono sempre state così, fin dall'infanzia me li ricordo
ad ogni inverno, poco dopo il mio compleanno. E' sempre stato così e non
mi sono mai chiesta da dove provenissero.
Non li ho mai trovati da nessun'altra parte, magari ci sono, ma io li ho
sempre visti solo li. E siccome ci sono cresciuta e ho abitato lì fino a
8 anni me li ricordo perfettamente.
Adesso riesco a farli anch'io, prima li mangiavo e basta!
La particolarità e se vogliamo, la parte più difficile, è la pasta
sfoglia. O è troppo sottile e quindi si rompe, o è troppo dura e non
vengono bene. Alla fine dopo tanti tentativi ce l'abbiamo fatta! E che
soddisfazione.
Ingredienti
per la pasta
farina
sale
3 uova
per il ripieno
700g biscotti secchi
1/2 bicchiere di anice
100g mandorle
100g pinoli
100g cedro candito
100g cacao amaro
100g zucchero
Preparazione:
Dovete pensare di lavorare come se fossero dei tortellini, il procedimento è lo stesso. Solo che questi sono dolci.
Mettete la farina a fontana e amalgamate piano piano tutti gli ingredienti impastandoli insieme.
Stendete la sfoglia, cercando di farla più sottile che si può.
Ora tritate gli amaretti.
Tritate anche i biscotti e ammorbiditeli in acqua tiepida fin che viene una "pappina".
Unite ai biscotti tutti gli altri ingredienti tritati. Se non trovate il cedro, va bene anche limone grattuggiato.
Infine aggiungete il liquore all'impasto.
Ora ritagliate la sfoglia in tanti quadrati da 5-6 cm e ponete al centro un pò di impasto.
Richiudeteli facendo un triangolo e tagliateli come fossero tortelli.
Friggeteli pochi secondi in olio bollente e alla fine spolverate con zucchero a velo.
Un piccolo consiglio per assaporare meglio questi dolcetti: accompagnateli con una spremuta di frutta come questa di Albergian, al mirtillo.
Per conoscere la svariata gamma di prodotti di questa azienda vi consiglio di visionare il loro sito:
www.albergian.it
dove potrete trovare oltre ai succhi di vera frutta, caramelle, grappe, confetture e composte di frutta.
ne avrei giusto bisogno un paio con un thè e una tachipirina........fai consegne a domicilio??????
RispondiEliminaCaspita, l'influenza gira in questo periodo! Mi metto subito in moto x te! Buona guarigione cara
Eliminache belli i dolci della tradizione...sono sempre i più golosi ed autentici!
RispondiEliminabrava cara!
bacio
Che belli che sono e il ripieno è golosissimo!!!!!
RispondiEliminaComplimenti e buona settimana
Mmmh.. ma.. avevo già commentato, Gerbillina.. ma si vede che non me l'ha preso :)) Deliziosi questi Rufioi!! :D Adoro i dolci di tradizione, li provo sempre volentieri! Ti abbraccio con affetto e ti mando un bacio!
RispondiEliminaSi, ho visto il tuo commento ma per ripristinare la lingua corretta ho dovuto riscrivere tutto. Chissà cos'è successo!!!! Grazie per aver ricommentato :-)
EliminaLi conosco benissimo essendo proprio della zona.. ti sono venuti una meraviglia...
RispondiEliminaNon conoscevo questi dolcetti ma mi sembrano deliziosi!!
RispondiEliminaBuona settimana!
Vista l'ora gradirei un paio di dolcetti cara, vuoi mica lasciare la tua amica senza fare colazione..:) e ai dolcetti della tradizione non si può mai dire di no!! Baciii baciii, passa una stupenda giornata!
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